Staphysagria eletto rimedio omeopatico dell’anno!

La fine dell’anno è quasi arrivata, tanti “casi omeopatici” sono passati sotto i nostri occhi, e tante volte ci siamo messi alla prova, insieme a voi pazienti, con i nostri studi, le nostre conoscenze, la nostra esperienza.

In questo breve articolo abbiamo deciso di dare un piccolo riconoscimento al rimedio omeopatico che ha rappresentato per noi il maggior numero di successi clinici, e vogliamo farlo raccontandovi i tre casi che ci hanno maggiormente colpito.

Il primo è il caso di M. una bimba di 4 anni affetta da orzaiolo recidivante, provato a curare per oltre un anno con rimedi per aumentare le difese immunitarie, probiotici, impacchi e colliri di ogni genere. Abbiamo somministrato Staphysagria in granuli alla 6CH e dopo soli 3-4 giorni l’orzaiolo era scomparso.

Il secondo è il caso di G., un uomo di 45 anni. E’ arrivato da noi attanagliato da un terribile prurito diffuso alla cute, in particolare alle parti intime. Dopo aver escluso allergie di ogni genere e utilizzo di prodotti topici che avrebbero potuto compromettere il normale film idrolipidico della pelle, è stato eseguito un colloquio omeopatico ed è emerso un forte calo di autostima dovuto ad una mancata gratificazione ed apprezzamento da parte del partner. Il paziente inoltre manifestava un forte calo del tono di umore.

E’ stata somministrata Staphysagria MK in gocce al 18%. Dopo poche somministrazioni il prurito era notevolmente diminuito e dopo 10 giorni scomparso.

L’ultimo dei tanti casi che abbiamo osservato risolversi con Staphysagria è quello di C., donna di 37  anni con congiuntivite ed orzaiolo recidivante dal mese di Agosto sino a Novembre quando si è rivolta a noi. Dopo svariate terapie con colliri antibiotici (Cloramfenicolo, Colistina, Rolitetraciclina) peggiora la sintomatologia. Prosegue quindi il trattamento allopatico con gocce antinfiammatorie a base di diclofenac e antibiotico tobramicina ma non ottiene nessun risultato.

Le consigliamo dunque dei probiotici e Staphysagria in granuli alla 30CH. Quello che osserviamo è un progressivo ridimensionamento del rossore, del dolore e del gonfiore in pochi giorni, per poi ottenere una risoluzione quasi completa in un mese di cura intensiva. La paziente sta attualmente proseguendo la cura con la sola Staphysagria.

Questi casi sono solo un minuscolo estratto della nostra quotidianità nell’uso della medicina omeopatica, molte altre storie per molti altri rimedi potrebbero essere raccontate. Chiudiamo il 2018 con la speranza che la comunità scientifica, la ricerca e la legislazione in materia farmaceutica siano vigili e produttive in ambito omeopatico, perché tanto ancora c’è da scoprire e tanto c’è da sfruttare da quest’ “arma gentile” per la cura della persona umana.