Acne a tutte le età: come si presenta e come sconfiggerla!
L’acne è una malattia infiammatoria-infettiva della pelle dalle molteplici cause.
Indubbiamente la predisposizione genetica è una delle principali. Questa viene attivata dall’ “esuberanza” degli ormoni androgeni, soprattutto durante la pubertà, ma ciò non toglie che se non curata, l’acne può persistere fino alla sesta decade dell’età adulta.
La sovrainfezione delle eruzioni cutanee, la disbiosi intestinale e i disturbi psico-somatici sono altre possibili cause o concause della malattia, che può presentarsi in maniera variegata per morfologia, gravità, durata.
Un intestino pigro determina il riassorbimento tossinico, abitudini dietetiche errate come l’eccessiva ingestione di grassi saturi, zuccheri, latticini sembrano accentuare più che causare l’acne.
Le lesioni cutanee che si formano sono determinate dall’eccessiva attività delle ghiandole sebacee. Questo microambiente privo di ossigeno favorisce la proliferazione batterica e dà luogo all’infezione acneica. A remare contro la risoluzione del problema concorrono inoltre l’utilizzo di cosmetici comedogenici, che ostruiscono i pori, diventando complici dei batteri nel causare l’infezione.
E nell’adulto, che forma assume l’acne?
Per lo più l’acne adulta si sviluppa sotto forma di punti neri o bianchi che spuntano dalla superficie della pelle, o anche sotto forma di cisti piene di pus.
Uno studio del National Health Service del Regno Unito riferisce che l’acne adulta colpisce dopo i 25 anni anche soggetti che in età giovanile non sono stati affetti dalla malattia.
Una delle fasi critiche è l’uscita dal periodo fertile per la donna. La premenopausa, i periodi di stress, concorrono ad un’aumentata produzione degli ormoni androgeni che stimolano le ghiandole sebacee e i follicoli piliferi
Come agire per contrastare l’acne?
Indubbiamente il punto di partenza è quello di osservare una perfetta igiene e cura della pelle:
- Non schiacciare i brufoli, non toccarsi con le mani sporche, detergere il viso due volte al dì avvalendosi anche di un buon tonico, astringente ma delicato al tempo stesso.
- Disinfettare gli oggetti che portiamo al viso, come il cellulare, gli auricolari e simili.
- Fondamentale la scelta dei prodotti dermocosmetici, che devono essere privi di sostanze ostruttive dei pori, profumi sintetici, e in generale componenti cosiddetti comedogenici.
I trattamenti previsti sono molteplici e lo specialista deciderà quello più opportuno.
Generalmente l’ obiettivo del trattamento è quello di ridurre la carica batterica, diminuire l’infiammazione e liberare i pori, con rimedi sia topici che orali. Questi ultimi spesso non privi di rischi e/o effetti collaterali (ricordiamo i retinoidi potenziali teratogeni e gli antibiotici che non risparmiano la nostra flora intestinale), per cui, a seconda della gravità della situazione, vi consigliamo un primo approccio con prodotti antinfiammatori naturali, quali ad esempio gli omega 3, l’acido gamma linolenico in particolare, contenuto nell’olio di borragine, lo zinco picolinato e i rimedi fitoterapici come la bardana e i depuratori della linfa dalle tossine.
Speriamo che questo articolo ti sia stato utile e noi restiamo, come sempre, a tua disposizione per qualsiasi confronto o approfondimento.